I bandi

I bandi

I bandi sono una risorsa essenziale per il perpetuarsi delle iniziative di OIC a favore della fragilità: da un lato favoriscono lo svolgimento delle attività, dall’altro rendono possibile il coinvolgimento di esperte e preparate figure professionali che a loro volta danno il loro prezioso contributo nel raggiungimento degli obiettivi preposti.

LEGAMI TRA GENERAZIONI: LONGEVI GENERATIVI E RETI DI COMUNITÀ

Finalità
Il progetto si propone di ripristinare e rinnovare i legami e le relazioni messi a dura prova dai mesi di forzato distacco per la pandemia, concentrandosi in particolare sulle ri-connessioni intergenerazionali tra longevi e giovani, un legame in assoluto strategico per la coesione sociale.
L’obiettivo viene raggiunto agendo su due livelli:

  • il primo livello agisce sull’empowerment delle persone anziane attraverso percorsi di cultura della longevità attiva, coprendo diversi ambiti della vita quotidiana traslati però nella nuova dimensione di età e, dove applicabile, di post-lavoro.
  • il secondo livello è quello della messa in opera dei benefici dell’empowerment raggiunto, grazie a specifiche azioni/attività di relazione sia nella scuola dell’infanzia sia nella scuola di secondo grado. Nello specifico si tratta di attività basate sul dialogo e la testimonianza esperienziale tra generazioni, costruendo così un comune patrimonio di conoscenza reciproca.

Il progetto risponde ai bisogni di contrasto delle solitudini involontarie in particolare nella popolazione anziana, solitudini amplificate dalla pandemia. In questo senso sono previsti anche percorsi di coinvolgimento attivo e partecipato e di sviluppo della cultura del volontariato, coinvolgendo anche in questo caso le giovani generazioni.
E’ parte integrante del progetto l’utilizzo di strumenti di comunicazione, sia analogici (carta e stampa) sia digitali (socialmedia, canale youtube, sito internet dedicato) in modo da massimizzare la divulgazione della disponibilità a titolo gratuito di un vero e proprio percorso di supporto dedicato agli anziani, secondo una vision di fondo che vede la longevità come risorsa e non come materiale di risulta.
I medesimi strumenti rappresentano poi la concreta testimonianza del lavoro svolto e possono fungere da positivo riferimento per chi non ha potuto prendere effettivamente parte al progetto ma è comunque interessato all’argomento.
Nello specifico della prima azione di progetto, il percorso di empowerment e longevità attiva per lo sviluppo del volontariato consapevole, approfondirà in particolare le seguenti tematiche:
a) bisogni psicosociali dell’anziano e strategie per invecchiare bene;
b) Conoscenza delle associazioni e servizi del territorio;
c) apprendimento di competenze digitali;

Ulteriore azione di progetto sarà, grazie alla collaborazione della Victory, la costruzione di momenti guidati di confronto intergenerazionale su alcuni temi di vita quotidiana, concretizzati poi in una sintesi visiva che verrà resa disponibile attraverso il canale Youtube dedicato del sito www.longevitattiva.org promosso dalla Fondazione OIC onlus.

 
 
 

Bando Regione Veneto

Il progetto “L’anziano generativo: relazioni intraintergenerazionali, tecnologia supporto e assistenza familiare”.

Questa iniziativa, sostenuta dal Bando della Regione Veneto per la promozione e la valorizzazione dell’invecchiamento attivo, nasce con l’intento di sostenere servizi e attività rivolti alle persone anziane che risiedono nel Veneto, e punta ad offrire risposte concrete ai bisogni dei longevi più o meno soli e fragili, contrastando le situazioni di emarginazione e solitudine, anche latenti.

Il progetto di OIC si sviluppa su tre livelli.

Il primo livello, suddiviso in 2 PERcorsi, che si svolgeranno entro marzo 2019 promuove azioni di empowerment in piccoli gruppi, e realizza una “Scuola del Benessere per la persona longeva”, rispondendo a bisogni individuali che andranno poi a promuovere proattività e azioni di cittadinanza attiva. Approfondisce temi utili ai bisogni dell’anziano, facilitando un percorso di consapevolezza nell’invecchiamento, funzionale a generare nei partecipanti proattività e coesione sociale, attitudini che si possono poi concretamente esprimere in attività sul territorio, con un’attenzione alle relazioni di comunità e alle relazioni di prossimità. I piccoli gruppi di longevi attivi coinvolti in questo livello costituiscono il tessuto connettivo del progetto.

Attività connesse ai percorsi: 

  • Alimentazione e longevità: “Mangiare bene e invecchiare meglio”. Dalla teoria, con una nutrizionista, alla pratica con il cuoco in un laboratorio di cucina. In questo modo si “imparare facendo” insieme piatti equilibrati.
  • Movimento e anziani: l’importanza del movimento per rimanere attivi e in forma. Dall’esplorazione di attività utili e facilmente replicabili a casa propria, per arrivare a forme di attività motoria che sostengono pratiche di solidarietà sociale e cittadinanza attiva.
  • Incontri con le tecnologie amiche: supporto e sviluppo di competenze digitali. Un percorso di avvicinamento alla tecnologia come strumento per migliorare la propria autonomia e porre fine alle forme di solitudine, promuovendo momenti di socializzazione anche a distanza.

Il secondo livello sviluppa il primo, puntando a formare anziani che, per carattere e attitudine personale, diventino dei punti di riferimento per lo sviluppo di nuove reti relazionali, vere e proprie “ancore sociali” a cui affidare singoli progetti di sviluppo. Questo percorso approfondisce in particolare la leadership e le strategie per sviluppare reti di relazioni positive e prevede un approccio alla tecnologia come mezzo di semplificazione della vita quotidiana, utile a sua volta a supportare altri anziani a domicilio.

Il terzo livello è quello caratterizzato dal maggiore impatto quantitativo sul territorio. Anche qui la Scuola di Domiciliarietà è al centro del progetto che ha come filosofia quello mettere al centro l’autonomia della persona (e non solo la persona stessa), nella convinzione che un’adeguata formazione e conoscenza possa consentire ai soggetti coinvolti di vivere la propria anzianità ancora con la necessaria libertà, senza compromettere la propria sicurezza e superando l’amorevole preoccupazione dei propri cari.

Attività:

Si prevede la produzione di alcuni podcast audio e video da diffondere attraverso la pagine social dedicate, il sito ed eventualmente tramite gli strumenti di comunicazione dei partner coinvolti. Questi podcast sono utili alla divulgazione culturale e alla conoscenza di strategie e saperi volti a facilitare un buon invecchiamento e l’autonomia della persona anziana  a casa propria. 

Bando Invecchiamento Attivo

Il Bando Invecchiamento attivo promosso dalla Fondazione Cariparo è nato con l’intento di sostenere servizi e attività rivolti alle persone anziane che risiedono nelle province di Padova e Rovigo, per offrire risposte concrete ai bisogni degli anziani più o meno soli e fragili, contrastando le situazioni di emarginazione e solitudine, anche latenti.

Il progetto di OIC si è sviluppato su diversi livelli, tra loro complementari, e ha offerto in questo modo soluzioni quotidiane studiate appositamente per rispondere alle diverse esigenze ed attitudini personali.

Il primo livello promuove azioni di empowerment in piccoli gruppi, funzionali a generare nei partecipanti proattività e coesione sociale, attitudini che da esprimere in attività sul territorio, con un’attenzione alle relazioni di comunità e alle relazioni di prossimità. 

Il secondo livello prosegue il primo e lo supera puntando a formare anziani che, per carattere e attitudine personale, diventino dei punti di riferimento per lo sviluppo di nuove reti relazionali, vere e proprie “ancore sociali” a cui affidare singoli progetti di sviluppo. Questo percorso ha implicato la realizzazione di attività più complesse, approfondendo le competenze digitali: l’avvicinamento alla tecnologia come strumento per migliorare la propria autonomia e promuovere momenti di socializzazione, è una conseguenza inevitabile per lo sviluppo del progetto.

Il terzo livello è quello caratterizzato dal maggiore impatto quantitativo sul territorio. Costruito intorno alla neonata Scuola di Domiciliarietà, parte dalla filosofia di mettere al centro l’autonomia della persona (e non solo la persona stessa), nella convinzione che un’adeguata formazione e conoscenza possa consentire ai soggetti coinvolti di vivere la propria anzianità ancora con la necessaria libertà, senza compromettere la propria sicurezza e superando l’amorevole preoccupazione dei propri cari.

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